raddoppio

L’AISAF, il CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) e l’Università del Salento hanno organizzato, per celebrare il completato raddoppio della tratta Bari-Lecce, due eventi strettamente collegati fra loro.

Si è trattato di una giornata di studio sul tema FERROVIE E TERRITORIO IN PUGLIA – Dal Progetto Melisurgo al raddoppio della Linea Bari-Lecce: la storia, le prospettive, presso l’Università, e, a seguire, una mostra storico-documentaria sulla Storia delle Ferrovie in Puglia: 1855-2006, allestita a bordo delle due carrozze Centoporte garate sul primo binario della Stazione con in testa la nostra locomotiva Gr. 835. 

Il tutto è stato documentato in un volume di 208 pagine con interventi di Mauro Moretti, Carmelo Pasimeni, Pasquale Borelli, Roberto Pagone, Michele Ferrulli, Bartolo Carlà, Raffaele Contessa, Carlo D’Arpino, Viliam Orlandi,  Michele Monfreda.

Chicca finale del libro, la riproduzione dell’intero Progetto di E. Melisurgo per la Ferrovia delle Puglie – da Napoli a Brindisi, del 1855.

L’organizzazione pratica dell’evento ha impegnato per circa un anno e mezzo diversi soci (principalmente Vergari, Di Giulio, Imbriani, Dell’Onze, Orlando, Pagone, Pasimeni), con la collaborazione dell’arch. S. Grazioli per l’impostazione della mostra e del libro.

Dopo moltissimi rinvii, dovuti sia allo stato di avanzamento dei lavori di raddoppio, definitivamente completati il 31 luglio del 2006, sia agli impegni delle autorità e degli organizzatori, l’evento si è concretizzato nelle giornate di sabato 16  e domenica 17 dicembre 2006.

La Giornata di Studio si è svolta nella mattinata di sabato presso la Sala Conferenze del Rettorato dell’Università, alla presenza di un folto e qualificato uditorio, dislocato anche in altre due sale del Rettorato.

I lavori, coordinati dall’ing. Luigi Morisi (Segretario Generale CIFI), hanno visto interventi di altissimo livello sia tecnico che politico. 

Dopo il saluto del Rettore prof. Oronzo Limone, si sono succeduti l’ing. Michele Elia (RFI), l’ing. Francesco Loffredo (Italferr), l’ing. Pietrantonio Isola (Min. Infrastrutture), il prof. Carmelo Pasimeni (Università del Salento), l’ing. Pasquale Borelli (RFI – Infrastruttura), l’on. Adriana Poli Bortone (Sindaco di Lecce), l’on. Domenico Mennitti (Sindaco di Brindisi), il sen. Giovanni Pellegrino (Presidente della Provincia di Lecce), l’on. Nichi Vendola (Presidente della Regione Puglia), l’ing. Mauro Moretti (Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato), l’on. Alessandro Bianchi (Ministro dei Trasporti) e l’on. Massimo D’Alema (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri).

Alle 13, in perfetto orario come da programma, autorità, invivati, relatori e cittadini si sono trasferiti a piedi dal Rettorato alla Stazione Ferroviaria (distante alcune centinaia di metri) per dare luogo alla Inaugurazione del raddoppio della Linea Bari-Lecce e della mostra storico-documentaria.

Dopo brevi indirizzi di saluto delle autorità locali, di Moretti e di D’Alema, alla presenza di S.E. Mons. Cosmo Francesco Ruppi (Arcivescovo Metropolita

di Lecce) è stata scoperta la targa commemorativa del raddoppio, mentre la locomotiva, imbandierata e a fanali accesi, fischiava ed emetteva fumi dal camino e dai cilindri.

Le autorità si sono quindi portate a bordo del treno ed hanno visitato la mostra, illustrata dal Prof. Pasimeni.

In seguito e nella domenica seguente la mostra è stata visitata da centinaia di persone, tra cui moltissimi viaggiatori in arrivo o in partenza per il periodo natalizio.

Sul plastico riproducente la tratta Bagnolo-Otranto, parte terminale della linea Adriatica, hanno fatto la spola indefessamente una coppia di automotrici Macchifer e una locomotiva Gr.880 con una carrozza semipilota  (dotata di minitelecamera a bordo!), a rappresentare il momento di passaggio delle FSE dall’era del vapore a quella della trazione termica. 

Sul marciapiede erano installati gli ultimi pannelli della mostra e i totem di alcuni sponsor.

Tutti i costi (completamento del restauro delle carrozze, allestimento delle strutture espositive, impianto audiovisivo, allestimento della locomotiva a vapore Gr.835, stampa dei pannelli della mostra, stampa del volume e dei manifesti , spedizioni, affissioni, targa commemorativa, compensi alle collaborazioni, ecc.) sono stati sostenuti dall’AISAF grazie al contributo di cinque imprese che hanno effettuato i lavori (ALSTOM, Ansaldo Signal, DEC Costruzioni, Fersalento, GCF) e delle FSE. 

Il CIFI ha sostenuto la stampa degli inviti, l’Università ha assunto l’onere di tutto quanto è avvenuto nella propria sede (impianto TVCC, allestimento della sala, rinfresco, ospitalità delle autorità, ecc.), mentre il Gruppo FS si è occupato dell’allestimento del marciapiede del primo binario e della Sala di Attesa, della manovra delle carrozze e della locomotiva dal Museo al binario e viceversa, e del brindisi finale.

In complesso direi che è stata una proficua ed equilibrata collaborazione, che ha portato alla perfetta riuscita dell’iniziativa.

All’AISAF rimane in eredità l’allestimento delle carrozze per sala mostra, gli “effetti speciali” per la locomotiva, un certo numero di volumi da distribuire ai Soci e da dare a chi lo desidera in cambio di una modesta offerta, ma soprattutto una grande e positiva visibilità nei confronti della cittadinanza e delle autorità locali e, il che è forse la cosa più importante, una grande credibilità presso le Ferrovie dello Stato e quelle del Sud-Est, che ci aprirà sicuramente grandi possibilità per lo sviluppo del Museo e delle altre iniziative connesse.

(testo e foto Massimo Di Giulio) 

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